lunedì 17 marzo 2008

VOTO DI SCAMBIO: Dammi 100 Euro e ti voto!

Discutendo le varie motivazioni di voto si raccolgono spesso frasi tipo: voto Tizio perche' non "mi mette le mani in tasca". Oppure: non voto piu' Caio perche' alla fine quest'anno mi ha fatto pagare 100 Euro in piu'.
Motivazioni del genere si riscontrano anche in fasce sociali colte e fra coloro che non hanno disperato bisogno di quei 100 Euro.
La cosa ingenuamente mi sorprende!
Chiarisco che non ho nessuna nostalgia delle ideologie e del voto ad esse ispirato.
Pero' ho sempre creduto si dovesse scegliere chi dimostra di capire i problemi del Paese e promette provvedimenti ("cure") piu' seri per il bene e la ripresa dell'Italia.
Insomma dovrebbe essere interesse di tutti e non capisco come si possa onestamente credere che l'interesse del Paese coincida sempre con il bilancio del nostro portafoglio nell'anno corrente!
Per quel che mi riguarda, il mio interesse e' soprattutto che l'Italia esca da un declino che dura ormai 30 anni.
Al limite posso compredere (senza condividere) chi ha un atteggiamento di totale sfiducia e dice: "non me ne frega niente del Paese, niente del debito pubblico e di chi lo paghera' un giorno, dammi 100 Euro subito e poi si vedra', tanto sono tutti uguali, e' tutto un magna magna...".

Ma trovo assurdo che molti sembrino invece convinti che: "Farmi risparmiare 100 Euro e' sicuramente la migliore politica per il Paese!!". Quella che fara' riprendere il Paese e garantira' un lavoro ai suoi figli, ecc...
Insomma il loro giudizio su un Governo è molto semplice: "se mi da soldi più soldi quest'anno è un buon governo." Se poi per fare questo si indebita, fa condoni o altre porcherie, non investe sul futuro, non conta, non interessa. I politici questo lo hanno capito da tanto tempo, infatti ci ritroviamo il piu' grande debito pubblico d'occidente, pur di tenerci buoni.
A questo punto mi viene in mente il cosiddetto VOTO DI SCAMBIO, diffuso in Meridione, che consiste per esempio in: tu mi procuri voti e io ti assumo il figlio in Comune.
A questo punto cosa c'e' di male? Cosa puo' fare di piu' un politico per noi che trovare un lavoro a un nostro figlio? Domanda retorica, certo! E' chiaro che quel posto e' stato creato appositamente, non era necessario, non va a vantaggio della comunita' che anzi dovra' sostenerne il costo.
Ma alla fine, se ci penso, trovo piu' dignitoso prostituire il proprio voto per "un lavoro ad un figlio" che per miseri 100 Euro.

1 commento:

  1. Si ma quelli che hanno il figlio che già lavora, lo scambiano per moneta cash. Il voto di scambio emerge come chiara soluzione di mercato al sistema di regole balorde che i politici hanno inserito nella società per occultare il loro dominio incontrastato. Ti voto se MI conviene. E mi conviene se ho più soldi o un lavoro, o uno stipendio migliore. Punto e basta. Di come stanno i Trentini o i Siculi, a me votante non me ne frega nulla. Devo pensare a me ed alla mia famiglia.
    Anche il ragionamento sul "debito pubblico", lo trovo molto sensato.
    Primo, non l'ho fatto io, ma i cosiddetti "rappresentanti del popolo". Se lo paghino loro. Secondo, sono 60 anni che c'è, proprio a me vuoi farlo pagare? Terzo. E' tutto un magna magna, perché l'unico che deve mettere i soldi sono io? Dammi 100 euro che è meglio.
    Per quanto riguarda invece il discorso dello Slogan, non è esatto.
    Dietro alla teoria "meno mani in tasca, si sta meglio", c'è una serie enorme di motivazioni economiche sull'efficienza del mercato vs efficienza dello Stato, sull'uso oculato della moneta propria e sull'uso "allegro" della moneta altrui (hai presente il detto "son tutti froci col culo degli altri?"). C'è tutta una teoria economica che in Italia non viene studiata. Il ragionamento è esatto. Certo, a patto che poi uno non ti freghi quei soldi facendo debito pubblico e/o inflazione monetaria. Che sono un metterti le mani in tasca camuffato.

    Ma anche lì. Tanto ti indebiti lo stesso. Se ti dò quei cento euro, hai solo sperperato 100 euro di più, ti sei indebitato ugualmente ed hai fatto inflazione. A questo punto, meglio se intanto i 100 euro me li tengo io.

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