venerdì 4 luglio 2008

Agli Italiani non deve interessare come uno diventa ministro, l'importante e' quello che fa!

Questa simpatica frasetta me la sono sentita ripetere giornalmente da Destra (scontato) e da Sinistra (Fassino, ecc..) nonche' da vari giornalisti (da quelli schierati a Cruciani di Radio24, etc..) in questo periodo di pettegolezzi su Berlusconi e i suoi ministri.

E' sancire la legittimita' della piu' assoluta discrezionalita'!

Certo diventare Ministro come essere assunto in una azienda privata e' un fatto discrezionale. Ma comunque chi puo' esercitare questa discezionalita' (per delega per esempio degli azionisti) e' tenuto a farlo nell'interesse dell'Azienda e degli stessi.

Se portiamo la cosa agli estremi allora aboliamo definitivamente i Curriculum, i Concorsi, i titoli di studio, ecc... e scegliamo solo a simpatia (o altro). Perche' alla gente dovrebbe interessare se a dirigere l'economia ci mettiamo un posteggiatore? Dategli tempo, vediamo se fa bene! Perche' alla gente dovrebbe interessare se a dirigere il CNR ci mettiamo un elettricista (e cacciamo un premio Nobel)?

E infatti, mentre nel resto del mondo si cercano persone autorevoli e prestigiose, da noi ci troviamo Governi e Parlamenti sempre piu' infarciti di PARENTI, AMANTI, AMICI, AVVOCATI, SEGRETARIE, ecc... Personaggi che dovrebbero essere li per fare "i nostri interessi" e rappresentarci, ma in realta sono adeguati solo per fare gli interessi di chi li ha nominati e senza obiettare!

Qualcuno ritiene che questo sia nei nostri interessi e un bene per il nostro futuro?

Quindi, diamine, a me interessa sapere perche uno diventa Ministro, che titoli ha, che storia ha e come la pensa!!!

martedì 25 marzo 2008

Gli stipendi dei politici non sono Il Problema! E Perche'?

Molti dotti commentatori si preoccupano di informarci che in fondo gli stipendi (e i benefit) dei Parlamentari non sono "Il Problema", in quanto la cifra totale non e' in grado di risanare i nostri conti. Bravi! Interessante! Bella osservazione, valeva proprio la pena di farcelo notare!

Ma per piacere...non sara' Il Problema, ma e' di sicuro Un Problema!

Ci rendiamo conto che un Paese con i salari piu' bassi in EU e invece gli stipendi dei politci piu' alti (e di molto) e' degno delle peggiori repubbliche sudamericane (o delle banane)?

E se aggiungiamo che non ci sono solo i Parlamentari (comunque gia' piu' numerosi che altrove), ma tutta una selva di consiglieri regionali, provinciali, comunali, amministratori, portaborse... siamo sicuri che davvero non sia un problema serio?

Quindi, grazie ancora per questa utile osservazione... , ma Io direi, partiamo da li, comunque!!

lunedì 17 marzo 2008

VOTO DI SCAMBIO: Dammi 100 Euro e ti voto!

Discutendo le varie motivazioni di voto si raccolgono spesso frasi tipo: voto Tizio perche' non "mi mette le mani in tasca". Oppure: non voto piu' Caio perche' alla fine quest'anno mi ha fatto pagare 100 Euro in piu'.
Motivazioni del genere si riscontrano anche in fasce sociali colte e fra coloro che non hanno disperato bisogno di quei 100 Euro.
La cosa ingenuamente mi sorprende!
Chiarisco che non ho nessuna nostalgia delle ideologie e del voto ad esse ispirato.
Pero' ho sempre creduto si dovesse scegliere chi dimostra di capire i problemi del Paese e promette provvedimenti ("cure") piu' seri per il bene e la ripresa dell'Italia.
Insomma dovrebbe essere interesse di tutti e non capisco come si possa onestamente credere che l'interesse del Paese coincida sempre con il bilancio del nostro portafoglio nell'anno corrente!
Per quel che mi riguarda, il mio interesse e' soprattutto che l'Italia esca da un declino che dura ormai 30 anni.
Al limite posso compredere (senza condividere) chi ha un atteggiamento di totale sfiducia e dice: "non me ne frega niente del Paese, niente del debito pubblico e di chi lo paghera' un giorno, dammi 100 Euro subito e poi si vedra', tanto sono tutti uguali, e' tutto un magna magna...".

Ma trovo assurdo che molti sembrino invece convinti che: "Farmi risparmiare 100 Euro e' sicuramente la migliore politica per il Paese!!". Quella che fara' riprendere il Paese e garantira' un lavoro ai suoi figli, ecc...
Insomma il loro giudizio su un Governo è molto semplice: "se mi da soldi più soldi quest'anno è un buon governo." Se poi per fare questo si indebita, fa condoni o altre porcherie, non investe sul futuro, non conta, non interessa. I politici questo lo hanno capito da tanto tempo, infatti ci ritroviamo il piu' grande debito pubblico d'occidente, pur di tenerci buoni.
A questo punto mi viene in mente il cosiddetto VOTO DI SCAMBIO, diffuso in Meridione, che consiste per esempio in: tu mi procuri voti e io ti assumo il figlio in Comune.
A questo punto cosa c'e' di male? Cosa puo' fare di piu' un politico per noi che trovare un lavoro a un nostro figlio? Domanda retorica, certo! E' chiaro che quel posto e' stato creato appositamente, non era necessario, non va a vantaggio della comunita' che anzi dovra' sostenerne il costo.
Ma alla fine, se ci penso, trovo piu' dignitoso prostituire il proprio voto per "un lavoro ad un figlio" che per miseri 100 Euro.

martedì 4 marzo 2008

SLOGAN:Basta discutere di legge elettorale, parliamo dei problemi della gente che non arriva a fine mese!

Bel mezzuccio dialettico di uso frequ ente, col quale si cambia velocemente discorso. Cosi' si evita per esempio di parlare delle "preferenze", del perchè siano state eliminate e di come i cosiddetti rappresentati eletti dal popolo dovrebbero smetterla di legittimarsi (e legittimare le loro decisioni) in quanto scelti dalla gente (quando la gente in realtà ha sempre meno scelta).
Il giornalista di turno di solito non obietta e non indaga oltre su preferenze, ecc...

Come se i problemi della gente non dipendano dalla qualità di chi ci ha governato in questi anni e da come vengono scelti i rappresentanti.

Anzi, nonostante cio' proprio in questi ultimi anni l'arroganza si è andata aggravando! Si ricordano frasi del tipo: Chi è il Giudice che è li "solo" per concorso, per accusare me che sono stato eletto dalla gente?", ecc...

Questo SLOGAN è stato più di recente usato da: autori dell'attuale legge elettorale, chi ha convenienza nell'eliminazione delle preferenze (buona parte della Casta ed i grandi leader che possono fare tutte le scelte) e i rappresentanti dei vari partitini che temendo di sparire a causa del referendum (mancato...) preferivano cambiare discorso!

Legge elettorale: Su dai, a Calderoli diamo un'altra possibilita'!

Signori, vorrei vedere voi! Non e' mica facile scrivere una legge elettorale! Soprattutto poi se non si e' del mestiere (costituzionalisti, etc...).

Non credete abbiamo il dovere morale di concedere un'altra possibilita' a Calderoli e alla maggioranza che voto' l'attuale legge elettorale ("il Porcellum")?

Si certo i soliti criticoni insistono che le leggi elettorali non si possono approvare a maggioranza, ne possiamo cambiare legge ogni 5 anni!

Si certo qualcuno insiste che in questi casi sarebbe piu' semplice copiare alla lettera una legge elettorale di un altro Paese. Ma dai, si e' mai visto che noi italiani copiamo un sistema che funziona senza aggiungerci quel qualcosa che lo rovina?

I soliti criticoni dicono che togliendoci le preferenze ed ogni possibile scelta dei candidati ci hanno espropriato di diritti costituzionali. Che vuol dire? Che non abbiamo fiducia nei leader di partito? Dubitiamo forse che dandogli la possibilita' di scegliere ad uno ad uno l'intero Parlamento (e senza dover venire a patti con alcuna personalita' forte), saremo rappresentati in parlamento da persone serie e preparate, rispettose del vincolo di mandato con i propri elettori prima di tutto?

Poi qualcuno insinua che la legge in questione non e' stata scritta per sbaglio, ma di proposito al fine di rendere ingovernabile il Paese per il Centrosinistra. Allora se cosi' fosse, visto come sono andate le cose, non dobbiamo riconoscere a Calderoi e i suoi grande capacita'?

Non e' proprio questa capacita' e furbizia nel perseguire gli interessi personali (a scapito delle regole e del bene del Paese) che ci rende Italiani, fieri e famosi nel mondo per la pizza, il mandolino, la mafia, l'immondizia e il piu' grande debito pubblico dell'occidente?

venerdì 29 febbraio 2008

Non si devono tassare le Rendite, vogliamo tassare i BOT dei pensionati?

Anche questo SLOGAN e' subdolo e controproducente. Ovvio che aumentando la tassazione delle rendite finanziarie (attualmente al 12%, la piu' bassa d'Europa) si rischia anche di tassare i piccoli risparmi.
Ma la vera domanda e': Davvero pensiamo che sia possibile fa crescere un Paese in cui sia privilegiata la RENDITA rispetto agli INVESTIMENTI PRODUTTIVI o il LAVORO?
Come incentiviamo chi dispone di soldi ad investirli attivita' che cerano valore aggiunto e non in rendite o speculazioni finanziarie, se alla fine si pagano molte piu' tasse sulle prime.

Credo che l'unica seria politica per una ripresa (a scapito del consenso a breve termine) sia quella di abbassare le tasse su chi crea vero valore aggiunto (in parte col cuneo fiscale ci hanno provato) e compensare con un riequilibrio della tassazione delle rendite.

Per quel che riguarda i piccoli pensionati risparmiatori si puo' compensare in altro modo, con riduzione imposte, sgravi, etc...

Ma davvero chi usa questo SLOGAN e' preoccupato del piccolo pensionato??
Il solito alibi per coprire ben altri interessi.

mercoledì 20 febbraio 2008

Il Nucleare è La Soluzione! Ma che fine ha fatto Scanzano?

La faccio breve, come per i termovalorizzatori http://sloganelettorali.blogspot.com/2008/02/i-termovalorizzatori-non-sono-la.html penso che questi temi meriterebbero un'analisi tecnica e non prestarsi a facili massimalismi (o si finisce a cose del tipo termovalorizzatore e cappotto di cammello sono borghesi, raccolta differenziata e eskimo proletari).

Un'unica cosa vorrei rinfacciare ai novelli fautori del nucleare. Prima di rilanciaci in un nuovo piano energetico che preveda il nucleare, vorrei che ci dimostrassero di essere in grado di trovare una soluzione alle scorie nucleari oggi esistenti in Italia.

Qualcuno si ricorda di Scanzano Ionico (il sito identificato per il deposito sicuro delle scorie)?
Come è andata a finire? Se non mi ricordo male il Governo di allora (Berlusconi) ha fatto marcia indietro di fronte alle proteste di piazza (simili a quelle delle discariche in Campania). E che fine hanno fatto le scorie (che a quanto si dicevano erano sparse un po' in giro sul territorio italiano mal tenute e sorvegliate)? Esattamente non so, forse ne abbiamo mandate un po' in Francia a caro prezzo (anche qui qualcosa mi ricorda il caso della Campania). Bho?

Allora cerchiamo di dimostrarci credibili oppure sono i soliti SLOGAN da campagna elettorale, esche a caccia di noi italiani sempre pronti ad indossare la maglia da tifosi (Nucleare SI, Nucleare NO).

Tolleranza zero! Si, ma perche' a senso unico?

Il problema della sicurezza, dicono alcuni, è il primo problema degli Italiani. Le strade non sono sicure, bande organizzate rapinano le ville, immigrati irregolari che sempre più spesso delinquono, pedofili, maniaci, ecc... Probabilmente è cosi, anche se bisogna osservare che a volte le statistiche non confermano un aumento significativo e spesso i mezzi d'informazione gonfiano le notizie.

La soluzione? Legalità e Tolleranza Zero!
Bene, perfetto, chi può obiettare? Come non essere daccordo?

Una sola cosa non mi piace. Non mi piace quando chi propone legalità e tolleranza zero ha chiaramente due pesi e due misure, ovvero: tolleranza zero per i furti in villa, massima tolleranza per i furti dietro la scrivania (corruzione, concussione, interessi privati in atti d'ufficio, falso in bilancio, evasione fiscale...).

Alcuni chiaramente fanno capire che quando si parla di inasprimento delle pene ci si riferisce ai soli "reati gravi", come dire che la corruzione, ecc... non lo sono. Dovrebbe essere evidente a tutti che in Italia siamo arrivati allo stato di declino in cui siamo proprio perchè abbiamo smesso di considerare questi reati finanziari "molto gravi". E Se non invertiamo tendenza non abbiamo speranze di riprenderci.

Come prendere sul serio chi da un lato parla di Tolleranza Zero e dall'altro non solo ha votato l'indulto (motivato col "nobile" vano intento di risolvere la situazione delle carceri), ma ha anche spinto prechè fosse esteso ai reati finanziari (i cui rei tra l'altro raramente sono in carcere)?

Certo, i furti con violenze sono crimini orribili. Credo però lo siano altrettanto i furti di coloro che comodi dietro le proprie scrivanie, in posizioni di potere, riveriti e rispettati, rubano ai danni della comunità e possono farlo tranquillamente sapendo di rischiare molto poco.

Insomma, va bene Tolleranza Zero, ma non a senso unico!!

sabato 16 febbraio 2008

La ripresa si ottiene spingendo i consumi! Siamo sicuri?

Questa è un'altra teoria che mi lascia un po dubbioso e nella quale io credo molto poco. Non c'e'dubbio che un aumento di consumi fa crescere il PIL (se è per questo allora anche un aumento dei prezzi, ahimè...).

Però è questa la crescita più sana per il Paese e quella che ci garantisce un futuro?

Ancora una volta devo ammettere di non essere un'economista, ma mi spiego:
Alle elementari il maestro ci spiegava che l'Italia è una paese condannato ad una economia di "trasformazione", ovvero non avendo materie prime (minerali, gas petrolio) doveva necessariamente pagare per importarne, aggiungere valore ed esportare prodotti (o servizi). E' chiaro che l'economia funziona se i soldi che entrano (esportazioni) superano quelli che escono (importazioni), altrimenti non credo che si possa sostenere in eterno un flusso di soldi in uscita (bilancia dei pagamenti in negativo).

Ora siamo sicuri che recarci alla catena di supermercati francesi (o tedeschi) di turno a comperare merci cinesi (o auto tedesche) sia il miglior aiuto al rilancio del nostro Paese?

Che questo lo sostenga la Confcommercio non mi meraviglia (almeno il commerciante ci guadagna), pero' io preferisco vedere le nostre esportazioni che crescono (quando crescono).

Se le esportazioni crescono bene e calano i consumi, a me personalmente la cosa non preoccupa un gran che ( e poi insomma... in casa abbiamo di tutto, davvero dobbiamo continuare a consumare con ritmi frenetici?).

Non solo, ma quando l'industria italiana esporta (prodotti e servizi) vuol dire che è sana e capace di generare valore aggiunto (ricerca, innovazione).

Invece spesso si assiste al contrario, ovvero società che riescono semplicemente a vendere prodotti esteri (ad esempio alcuni farmaci) a prezzo doppio o triplo in Italia. Certo questo va ad aumetare il valore dei consumi, ma è questo lo sviluppo che serve al Paese? Quale valore aggiunto producono costoro (per non parlare di qunato paga il consumatore)?

Se ora poniamo la questione in termini di Politica Economica, cosa è meglio che un governo incentivi con i sempre più pochi soldi a disposizione per politiche di sviluppo?

  1. I consumi qualsiasi essi siano con interventi a pioggia (andate e spendete)?
  2. O premiare ed incentivare la creazione di valore aggiunto (chi innova, chi ricerca, chi assume)?

Per me la risposta è ovvia!

Poi però entra in ballo un altro fattore: Il consenso! Noi Italiani preferiamo qualche contentino (pochi, maledetti e subito) e chi ci conosce e vuole il nostro voto lo sa. Infatti interventi tipo quello sul Cuneo Fiscale non creano consenso.

Certo che le parole del mio maestro delle elementari a me sembrano tuttora molto più sagge dei tanti "pseudo" economisti che vediamo frequentare i salotti televisivi!!

giovedì 14 febbraio 2008

Campagna 2008: Sorpresa...

Devo dire che per ora non ho visto ancora ripetere a noia alcuni degli SLOGAN qui riportati ampiamente utilizzati sino a ieri. Che sia una reale novita'? E se cosi' fosse, e' dettata da pura tattica (non ripetersi) o da genuina evoluzione (l'aver capito che certi slogan erano vuoti e fuorvianti)? E se cosi' fosse, gli Italiani ne sentiranno la mancanza?

Vero anche che si parla poco di programmi, piu' che altro di partiti (piccoli e grandi) e di simboli.
I partiti piccoli sono intenti a cercare di sopravvivere e a marcare la propria identita', attaccando piu' che altro il partito "grosso" della loro "parte".

Che peccato non avere il doppio turno che ci darebbe la possibilita' di votare al primo turno chi ci piace veramente (ammesso ci sia) senza preoccuparci di buttare via il voto e solo dopo al secondo turno scegliere il meno peggio.

Bho? Staremo a vedere, la campagna e ancora lunga e dopo gli interventi dei grandi capi arriveranno i dibattiti con le mezze calzette e magari vedremo un rifiorire dei soliti slogan e luoghi comuni. O ne vedremo di nuovi...nel caso segnalatemeli...

martedì 12 febbraio 2008

L'evasione fiscale si combatte abbassando le tasse! Davvero?

Si sente spesso ripetere: "..e poi si sa' che l'evasione fiscale si combatte abbassando le tasse!". Come dire, "tutti lo sanno!". Davvero? Io non sono un economista, ma mi piacerebbe sapere se esistono degli studi che dimostrino che "semplicemente" abbassando le aliquote si possa aumentare il gettito. Studi seri intendo e non fantasiosi articoli sulla stampa. Se qualcuno puo' segnalarmele gliene sarei grato.

Questo SLOGAN viene usato per suggerire l'idea che basti "semplicemente" abbassare le aliquote, e non serve accanirsi con i controlli, le sanzioni. Questo e' clamorosamente falso!

Quando i nostri politici fanno riferimento alle basse aliquote negli USA, omettono sistematicamente di ricordare anche che negli USA per evasione fiscale c'e' il carcere, che ci sono controlli estesi anche sui conti in banca (proprio quelli che qualcuno da noi chiama "metodi da Stato di Polizia Tributaira") e che un'ispezione della loro Guardia di Finanza (IRS - Internal Revenue Service) e' assai temuta.

Mi chiedo, davvero pensiamo che esistono Stati con aliquote basse e senza controlli (e sanzioni), dove tutti sono cittadini " teneroni" che pagano perche' "sentono che lo Stato gli chiede il giusto"?
Che popolo di romantici che siamo!!

Insomma a noi Italiani piace copiare solo le parti che ci piacciono.

Io conosco persone che ritiengono "giusto" di pagare 40% di tasse, come altre che se potessero (e alcuni possono) non pagherebbero nemmeno 10%.

Credo siano invce dimostrabili invece le seguenti affermazioni:
- In Italia ci siamo potuti permettere di essere cosi' tanto tolleranti con l'Evasione Fiscale solo indebitando lo Stato (il mostruoso debito pubblico che ci troviamo sulle spalle che non ci sarebbe se negli anni passati avessimo avuto una gestione rigorosa dei conti, quella che solo poi e troppo tardi ci ha imposto l'Europa).
- Non e' possibile diminuire le tasse e il debito, senza fare una seria lotta all'Evasione (a meno di venderci parte restante del patrimonio).

lunedì 11 febbraio 2008

Gli Italiani (cattivi!!) hanno bocciato la buona riforma costituzionale. Possibile?

Non so voi, ma io ho gia sentito piu' volte dire che appunto "...avete bocciato la riforma costituzionale..." approvata dal Governo di Centro Destra e che conteva la Riforma delle Camere e la Riduzione dei Parlamentari. Come dire che:

  • e' inutile parlare di queste riforme se e' stata bocciata la riforma costituzionale
  • oppure verra' prossimamente ripresentata tale e quale.

Primo: "Avete" bocciato? Gli Italiani hanno bocciato la riforma con un referendum!! (spero a qualcuno non venga in mente di riproporla tale e quale).

Secondo: Nessuno si ricorda di dire che quella riforma conteneva anche la Devolution, uno stravolgimento della Costituzione (di tutti gli Italiani) approvata a maggioranza, sotto dettatura e ricatto di un partito (la Lega) che a fatica rappresenta forse il 5% degli Italiani. Come si fa' a dimenticare un particolare come questo? Come si fa a non dirlo?

Davvero gli italiani hanno bocciato la riforma perche' glielo aveva chiesto la Sinistra e contro la riduzione dei parlamentari o la riforma delle camere? Come si fa a metterci la faccia e sostenere questa tesi in televisione? Non e' forse piu' probabile che agli Italiani non piaceva l'idea di annoverare Calderoli fra i padri costituenti e, visto come ha definito poi lui la sua legge elettorale, a ragion veduta?

Tassa di Successione, Tassa da Regime Comunista!




Quest'idea che la Tassa di Successione sia cosa da regime comunista, qualcosa di illiberale e incompatibile con una moderna democrazia liberale ha convinto molti. Molti sono convinti anche che tale tassa non esista all'estero e che quando il Governo Berlusconi l'ha abolita ci ha avvicinato al resto dei Paesi occidentali. Pensiamola come vogliamo, ma almeno informiamoci!!!
Nella tabella qui di fianco (fonte Il Sole 24 Ore) viene mostrato l'ammontare della Tassa si Successione in alcuni Paese Europei e in Italia (dopo che il Governo Prodi ha ripristinato la Tassa) per due esempi di patrimonio.
Si noti quanto (soprattutto per i grandi capitali) tale tassa sia elevata negli altri Paesi. Non si tratta di regimi comunisti, ma bensi' di Paesi molto liberali (ben piu' di noi) come Inghilterra, Olanda, Spagna. Come si giustifica? Non si tratta di discutere se la tassa sia giusta o meno, le tasse sono un modo per far quadrare il bilancio dello stato e redistribuire facendo pagare in proporzione al reddito. Evidentemente nello scegliere che tasse far pagare, questi stati ritengono che tassare le successioni sia un modo corretto di redistribuire la ricchezza e al tempo stesso di penalizzare le grosse rendite (piuttosto che come da noi il Lavoro o chi fa Impresa e Innovazione).
Chissa' che non ritorni in campagna elettorale la questione della Tassa di Successione (se penso a quanta gente ne ha fatto motivo di scelta, nella totale disinformazione e senza fra l'altro possedere patrimoni rilevanti e suscettibili di tassazione).

I Termovalorizzatori Non Sono La Soluzione!

Puo' darsi! Ma la materia merita un'analisi tecnica e specifica a seconda dei casi. Io diffiderei di chi ha dogmi su questi temi e fa di queste posizioni uno slogan.
Mi limito ad osservare che in Germania dove esiste un muovimento Verde con molta piu' storia e consenso di quello Italiano, dove la raccolta differenziata e' a livelli alti e dove le energie alternative sono molto sviluppate, accettano di buon grado l'immondizia napoletana e la "temovalorizzano" (o se volete la inceneriscono) senza fare blocchi ferroviari o altro, anzi hanno proposto di costruire un nuovo termovalorizzatore per la nostra immondizia.
Io noto solo questo differente atteggiamento e attitudine nell'affrontare i problemi.

Noi invece stiamo affondando nell'immondizie e nel frattempo ci prendiamo il lusso di disquisire quali siano idealmente i sistemi migliori, annullare decisioni prese senza indicare soluzioni alternative... Lusso che paghiamo salato ai tedeschi (in Euro a tonnellata).

Temo che per molti alla fine: "I Termovalorizzatori In Italia non sono la soluzione, ma quelli in Germania SI!!"

Non mettiamo le mani nelle tasche degli Italiani

"Noi non mettiamo le mani nelle tasche degli Italiani!"
Questo SLOGAN e' usato spesso. Credo sia di sicuro effetto. Vi invito a riflettere che oltre alle tasse ci sono vari modi di "mettere le mani nelle tasche degli Italiani", per cui meglio tenere bene d'occhio le proprie tasche prima di credere a questa promessa.

Altri modi pericolosi di mettere le mani nelle tasche degli Italiani:

  • Fare crescere il Debito Pubblico! Magari abbasso le tasse oggi e pago piu' interessi domani. Se va bene se la vedranno direttamente le tasche dei nostri figli. In questa voce infilerei anche una possibile moderna variante: sottoscrivere Derivati....
  • Vendere patrimonio dello Stato! Fantastico, no? E' come un amministratore che distribuisce ricchi dividendi e fa fuori il patrimonio. Quante volte potra' farlo? Magari ci vende la casa e ci suggerisce di prenderla in affitto. Certo se all'amministratore interessa solo il consenso (i nostri voti) e noi ce ne freghiamo...
  • Diminuire i servizi!
  • Vendersi le Utility (le aziende del Acqua, i Parcheggi, Reti comunali,...), insomma garantire a societa' (magari multinazionali straniere) l'accesso ai profitti derivanti da servizi di prima necessita' al cittadino in cambio di soldi freschi. Spesso questo si e' rivelato essere a svantaggio del consumatore/cittadino. A mio modesto parere una politica lungimirante dovrebbe far si che questi beni di tutti rimangano della cumunita'. Occhio a chi promette di abbassare le tasse vendendosi l'acqua...

Io la penso cosi...Quindi occhio a chi promette di non mettervi le mani in tasca...