martedì 4 marzo 2008

Legge elettorale: Su dai, a Calderoli diamo un'altra possibilita'!

Signori, vorrei vedere voi! Non e' mica facile scrivere una legge elettorale! Soprattutto poi se non si e' del mestiere (costituzionalisti, etc...).

Non credete abbiamo il dovere morale di concedere un'altra possibilita' a Calderoli e alla maggioranza che voto' l'attuale legge elettorale ("il Porcellum")?

Si certo i soliti criticoni insistono che le leggi elettorali non si possono approvare a maggioranza, ne possiamo cambiare legge ogni 5 anni!

Si certo qualcuno insiste che in questi casi sarebbe piu' semplice copiare alla lettera una legge elettorale di un altro Paese. Ma dai, si e' mai visto che noi italiani copiamo un sistema che funziona senza aggiungerci quel qualcosa che lo rovina?

I soliti criticoni dicono che togliendoci le preferenze ed ogni possibile scelta dei candidati ci hanno espropriato di diritti costituzionali. Che vuol dire? Che non abbiamo fiducia nei leader di partito? Dubitiamo forse che dandogli la possibilita' di scegliere ad uno ad uno l'intero Parlamento (e senza dover venire a patti con alcuna personalita' forte), saremo rappresentati in parlamento da persone serie e preparate, rispettose del vincolo di mandato con i propri elettori prima di tutto?

Poi qualcuno insinua che la legge in questione non e' stata scritta per sbaglio, ma di proposito al fine di rendere ingovernabile il Paese per il Centrosinistra. Allora se cosi' fosse, visto come sono andate le cose, non dobbiamo riconoscere a Calderoi e i suoi grande capacita'?

Non e' proprio questa capacita' e furbizia nel perseguire gli interessi personali (a scapito delle regole e del bene del Paese) che ci rende Italiani, fieri e famosi nel mondo per la pizza, il mandolino, la mafia, l'immondizia e il piu' grande debito pubblico dell'occidente?

1 commento:

  1. Per chiarezza: questa pessima legge elettorale non è piovuta dal cielo: ha un padre ed è il Centro Destra. Costoro hanno approvato la legge votandola a maggioranza insensibile a tutte le critiche. Non è un caso se non abbiamo più le preferenze: la legge senza preferenze piace a Berlusconi e al PDL!

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