lunedì 11 febbraio 2008

Tassa di Successione, Tassa da Regime Comunista!




Quest'idea che la Tassa di Successione sia cosa da regime comunista, qualcosa di illiberale e incompatibile con una moderna democrazia liberale ha convinto molti. Molti sono convinti anche che tale tassa non esista all'estero e che quando il Governo Berlusconi l'ha abolita ci ha avvicinato al resto dei Paesi occidentali. Pensiamola come vogliamo, ma almeno informiamoci!!!
Nella tabella qui di fianco (fonte Il Sole 24 Ore) viene mostrato l'ammontare della Tassa si Successione in alcuni Paese Europei e in Italia (dopo che il Governo Prodi ha ripristinato la Tassa) per due esempi di patrimonio.
Si noti quanto (soprattutto per i grandi capitali) tale tassa sia elevata negli altri Paesi. Non si tratta di regimi comunisti, ma bensi' di Paesi molto liberali (ben piu' di noi) come Inghilterra, Olanda, Spagna. Come si giustifica? Non si tratta di discutere se la tassa sia giusta o meno, le tasse sono un modo per far quadrare il bilancio dello stato e redistribuire facendo pagare in proporzione al reddito. Evidentemente nello scegliere che tasse far pagare, questi stati ritengono che tassare le successioni sia un modo corretto di redistribuire la ricchezza e al tempo stesso di penalizzare le grosse rendite (piuttosto che come da noi il Lavoro o chi fa Impresa e Innovazione).
Chissa' che non ritorni in campagna elettorale la questione della Tassa di Successione (se penso a quanta gente ne ha fatto motivo di scelta, nella totale disinformazione e senza fra l'altro possedere patrimoni rilevanti e suscettibili di tassazione).

2 commenti:

  1. Interessante la tabella. Maria

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  2. In Italia, si sa, tutti "tengono famiglia". E uno slogan come questo, che fa balenare l'eliminazione della tassa sul gruzzoletto (per quanto modesto) messo da parte con fatica per le proprie "creature", non può che essere estremamente efficace.
    Che poi i grossi benefici siano a vantaggio di pochi, ai molti, a cui vengono lasciate le briciole del risparmio fiscale, poco importa.

    Viva l'Italia.

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